Translate

venerdì 11 gennaio 2013

Casa uccide, ma non ruba.



Ci sono abitazioni in cui si sono perpetrati gli orrori più grandi, che hanno visto lacrime, disperazione, dolore, terrore e condizioni drammatiche. Ma qui non stiamo parlando degli appartamenti dove finiscono gli studenti fuori sede. Parliamo delle case dei film di paura. E siccome questo è un blog di pubblica utilità, e magari in questo momento avete in mente dei lavoretti a casa, un trasloco, un mutuo etc., oggi scopriremo come rendere horror-proof queste quattro mura, diventeremo esperti del feng shui anti-omicidi, coibenteremo contro freddo, caldo e maniaci. Iniziamo.


1)   Il terreno. La casa, si sa, deve sorgere da qualche parte. Scartando i fagioli magici, rimane la cara vecchia terra, che come ci ha insegnato Rossella nel lontano 1939, è la cosa più importante: comprate terreni che non sorgano vicino o su ex cimiteri indiani, vedi “Cimitero vivente”. Se pensate di cavarvela perché ci andate solo temporaneamente, riguardatevi “Shining”.

2)    Inquilini precedenti. È un po’ come i fidanzati: se ti pigli uno che tradiva, rischi che rifaccia lo stesso. Vale uguale per i massacri. Aspettatevi voci che vi spingono a impugnare il coltello per affettare vostro figlio, oltre alle verdure per il minestrone, spiriti che si impossessano di voi con la stessa ferocia che voi applicate durante i saldi, insomma, aspettatevi qualcosa di brutto. “Amityville Horror”, “American HorrorStory”, “The others”.

3)    I bambini. Se avete letto questo post, sapete che i bambini per i demoni sono un terreno più fertile delle quindicenni inglesi. Quindi niente bambini. Se però il bambino è normale, può rivelarsi molto utile: le creature sono un po’ come i topi, sentono il pericolo prima degli adulti. Si tratta di attaccarne uno al soffitto tipo salvavita beghelli, e voilà. Se inizia a dire che ha paura e si lamenta, cambiate casa, come avrebbero dovuto fare in “The orphanage”.

4)   L’elettricità. Perché l’elettricità alimenta la tv e il videoregistratore, e sia mai che infilate la videocassetta sbagliata, come in “The ring”. Perché l’elettricità alimenta il telefono, e sia mai che, come in “Scream”, l’assassino vi chiami per giocare al gatto col topo. Perché l’elettricità passa nelle prese di corrente, e sia mai che ci infilate le dita dentro. Ergo, usate le candele. Sì, lo so, c’è il rischio incendio. E che ve devo di’, fate attenzione.

5)    I vetri e le porte. In sostanza, le aperture verso l’esterno della casa. Gli assassini li vedete sempre riflessi nei vetri. Saltano su da dietro la finestra, e se non riescono a sfondarla, vi fanno venire un crepacuore comunque. Oppure si piazzano dietro le porte, pronti ad assalirvi appena girate l’angolo. Se non ci credete guardate “The darkness”. Va da sé che, se siete così scemi da esservi messi in casa delle porte-finestre e magari delle pareti di vetro, la morte è ciò che meritate. Andiamo. Dei ridicoli vetri per proteggere i vostri soldi, la vostra famiglia e soprattutto scarpe e vestiti?

6)    Le pareti e le stanze. Chi vuole farvi fuori non va certo a piazzarsi nel corridoio. Soffitte, bagni, salotti, cantine. In “The grudge” gli assassini sono peggio dei bacarozzi, te li ritrovi in ogni stanza, pure nella vasca. Ne “La casa dalle finestre che ridono”, il luogo più sicuro sono le valli di Comacchio, almeno lì se la vedono solo con le zanzare. Corridoi. Casa deve essere un unico, sgombro, gigantesco corridoio. Manco dei separè in carta di riso dovete fidarvi.

7)    Il letto e i mobili. C’è un motivo se da bambini controllavamo sotto il letto. E quel motivo lo trovate in “Bed time”. Sconsiglio il pagliericcio, punge e ci trovate gli insettini. Imparate dai cavalli, dormite in piedi.

8)    Le scale. La cosa in assoluto più pericolosa che troverete in una casa. Come dice il proverbio, la vita è fatta a scale, c’è chi scende e c’è chi muore. Sì, perché salire le scale significa morire. Casa deve essere su un unico piano. Se optate per le scale, tanto vale che andiate in giro con un foglietto dove è scritto con quali abiti volete essere seppelliti e a quale associazione pro gatti volete lasciare il vostro patrimonio. Non mi metto a dirvi in quali film qualcuno sale dei gradini. Succede in tutti. E in tutti qualcuno muore. Riconoscerete un sillogismo quando ne vedete uno, no?



Insomma, se cercate una casa sicura, orientatevi verso una soluzione così.


Nessun commento:

Posta un commento