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mercoledì 29 agosto 2012

Fright Fest 2012. Dove ogni giorno è un buon giorno per morire.


Sicché, Blood and Tears è stato al Fright Fest. Vale a dire: Londra, Empire Cinema, cinque giorni (quattro, per una poveretta che doveva tornare al lavoro) di maratona horror 10 a.m. – 2 a.m. Tra anteprime mondiali e vecchie glorie.


I sentimenti prevalenti, al rientro, sono nell’ordine: nostalgia totale, entusiasmo rinnovato per decapitazioni ed epidemie zombie, stanchezza (tanta, tanta da far sanguinare gli occhi), diffidenza verso tutti e tutto – il Fright Fest infatti insegna che ogni essere più o meno umano e ogni oggetto teoricamente inanimato possono essere causa di morte violenta. In pratica, torni dal Fright Fest che sei diventata un Paranoid Parrot. 

Adesso, pian piano, raccoglierò le idee, gli appunti e le foto da paparazza. E fornirò delle recensioni degne di questo nome. Di quali visioni, ve lo dico subito però:
- FILM Non c’è storia: ovvero, il migliore dell’intero Fright Fight secondo la mia personalissima e giusta opinione;
- FILM LOL&OMG: ovvero, miglior uso della combo ironia&splatterosità;
- FILM Me la faccio addosso: devo spiegarlo? Il film che non vi farà dormire per almeno un paio di giorni;
- FILM Italian Pride e FILM Italian Shame: per capire che figura ci facciamo all’estero.

Film a parte, ecco, lo Sposerò Dario Argento Project è fallito miseramente. L’ho avvicinato, ma niente: una timidezza improvvisa mi ha impedito di illustrargli la mia dote e il mio anulare nudo. 


In compenso, dopo aver assistito alla sua intervista, l’amore è cresciuto a dismisura. Ecco un paio di uscite che vi faranno capire perché.

DOMANDA: “Sai che in USA stanno girando il remake di “Suspiria”? Il regista ha dichiarato che il suo sarà molto più psichedelico dell’originale”.
DARIO: (scoppia a ridere) “Ok. Che ci provi”.

DOMANDA: “Dario, cosa ne pensi degli altri horror italiani degli anni ’70, ti piacciono?”
DARIO: “E’ una domanda difficile…No”.

DOMANDA: “Secondo te, cosa si può fare perché il cinema horror italiano ottenga più riconoscimenti all’estero?”
DARIO: “Fare film migliori”.

Vedete? È Dio e sa di esserlo. Applausi.

E sempre a proposito di Sono una groupie, non sono una santa, al Fright Fest ho conosciuto un certo Tom Six. Si, lui: la mente dietro, davanti e nel mezzo dello Human Centipede, I e II.
Che dire: disponibile, sorridente e gentilissimo. Non vi aspettereste mai che appena voltate le spalle vi metta doggy style, per cucire la bocca di uno sventurato al vostro ano.

Detto ciò, dopo questa esperienza avverto un certo qual bisogno di rivedere l’intera filmografia di Meg Ryan come compensazione. E si, anche di dormire qualche oretta.
Ancora un grazie all’ottimo Nanni Cobretti de I 400 calci, mio compagno di incubi in questi giorni. E buonanotte, signori. Cercate di restare vivi fino ai prossimi post. 

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