“Esatto, signor Produttore!”
“E come pensa di trascinare i giovinetti al cinema per vedere questo … film?”
“Ma è semplice signor Produttore. Come se fossi un contadino ucraino di fronte a un campo: disseminandolo di patata.”
“PRESTO! UN ASSEGNO PER QUEST’UOMO!”
E quindi, oggi si parla di
“Zombeavers”. La trama ve l’ho praticamente riassunta nelle prime due righe, ma
approfondiamo: un fusto di rifiuti pericolosi rotola da un camion durante lo
spostamento e finisce nella diga di un gruppo di castori.
Nel frattempo, Mary, Zoe e Jenn,
tre amiche del college, decidono di passare un fine settimana nella casa di
campagna dei cugini di Mary. Il piano è disintossicarsi da ragazzi e cellulari,
perché Sam, il ragazzo di Jenn, l’ha tradita con una non identificata ragazza.
![]() |
Lui che tradisce lei. Signori, la fantascienza. |
I fidanzati delle tre però
decidono di presentarsi a sorpresa, perché agli sceneggiatori far morire solo
tre persone non sembrava carino. Da qui in poi inizia una lotta senza quartiere
con gli scaltri castori, i quali hanno evidentemente nozioni di comunicazione e
radiazione elettromagnetica perché capiscono che tagliare i fili del telefono
equivale a isolare dal resto del mondo le loro prede.
La visione del film, che immagino
avrete capito è un po’ una vaccata, mi ha sollevato tutta una serie di dubbi a
cui ho invano tentato di dare risposta:
-Perché i pupazzi dei castori
sono fatti così male? Avete bussato alla Trudi e avete trovato chiuso?
-Perché i castori entrano in
contatto con l’acqua del lago e si zombizzano mentre i villeggianti no? Il
consulente scientifico del film è forse Roberto Giacobbo?
-Non bastavano i castori? Perché avete voluto far recitare pure i cani?
-Perché tre belle ragazze stanno
insieme a tre uomini che, volendo fare un complimento, potrei solo definire
cessi a pedali? È perché, contrariamente ad Alex Britti, noi donne non
preferiamo stare qui da sole che con una finta compagnia?
-Perché le tette si vedono così
poco? (questo è l’interrogativo che premeva il mio ragazzo)
-Perché, se volevo vedere dei
castori, non mi sono limita a questi?
-Perché madre natura non mi ha
dotata del fisico dell’attrice che interpreta Jenn?
-Ma soprattutto, perché ho visto
questo film?
Perché “Pride and prejudice and
zombies”, film dove il mio libro preferito – la cui trama è alla base di circa
il 95,233342% dei chick flick – si fonde con i miei mostri preferiti, e che
porterà a eventi epocali come la discesa dei cavalieri dell’Apocalisse, lo
svelamento del contenuto della valigetta di “Pulp Fiction” e la rottura della
lama dei coltelli di Chef Tony, non è ancora uscito.
Nessun commento:
Posta un commento