Suspiria
Oops, he
did it again. In “Profondo rosso” Dario era riuscito nella surreale
impresa di mostrarci l’identità dell’assassino senza svelarcela. In “Suspiria”,
ci rivela dall’inizio come arrivare alla fonte di tutte le morti, e noi zitti e
buoni non capiamo una ceppa fino al
finale. Se la frase “L’iris…gira quello blu!” non vi dice nulla, ecco, correte
a downloadare per recuperare il tempo perduto.
Leggermente meno inquietante di “Profondo rosso”, perché qua
si sfocia nella fantasia?
No. “Suspiria” è ispirato a fatti (forse) realmente
accaduti. Pare infatti che la storia nasca da un racconto della nonna di Daria
Nicolodi. Pianista, la donna millantava – spero - di aver studiato in un
istituto rivelatosi poi copertura di un centro di magia nera. E da qui un po’
di trama dovreste averla intuita: “Suspiria” è ambientato in un’accademia di
danza dove pian piano la gente inizia a morire. La nostra protagonista
Susy è una nuova leva, ma appena arriva
sente puzza di paranormale, per cui si mette a indagare. E alla fine, grazie al
famoso iris blu, scopre che le docenti della scuola sono molto più che semplici
zitelle acide.
Tirando le somme, da uno a dieci diciamo che vi cagate sotto
7 e mezzo.
Se avete in mente la Jennifer Connelly isterica e rompicazzo
de “La verità è che non gli piaci abbastanza”, beh, dimenticatevela. Qui siamo
nel 1985 e vediamo una giovanissima e intraprendente Jennifer alle prese con
sciami di insetti, omicidi splatter e un’inquietante istituto ambientato nella
“Transilvania della Svizzera”. Si, Dario ce l’ha con le scuole.
E deve avercela anche con gli stomaci deboli, perché verso
il finale ci mette di fronte a un’enorme vasca dove galleggiano resti di corpi
umani e larve. Tante larve. Miliardi di larve. Ovviamente, Jennifer ci finisce
dentro. Eppure la cosa più terrificante di “Phenomena” a mio parere resta
un’altra, ovvero il finale. Che stranamente stavolta non mi sento di spoilerare,
ma solo perché descriverlo a parole sarebbe riduttivo.
Gustatevi quest’ora e mezza di thriller: alla fine
scoprirete di aver guardato un horror.
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