Notting
Hill, how do I hate thee? Let me count the ways. Sì, perché a me ‘sto film non
va proprio giù.
Anzitutto
c’è Julia Roberts. Basterebbe questo, a parer mio. E va bene che la cavallona
ha recitato, e benissimo, in “Pretty Woman” e “Il matrimonio del mio migliore
amico”, che io adoro, però questo non vuol dire che noi si debba continuare a
sopportare inquadrature su inquadrature delle sue otturazioni. Julia, se
proprio vuoi far vedere a tutti che ogni anno spendi dal dentista l’equivalente
del debito di un paese africano, ci sono luoghi più adatti dello schermo di un
cinema. Toh http://www.fdicongress.org/.
Se puoi riportami l’accappatoio dall’albergo, grazie.
When
you say nothing at all. Ogni volta che la sento ho voglia di chiamare Sharon
Stone e implorarla di usare il punteruolo contro i miei timpani. Non la
disprezzo per snobismo, sia chiaro: io avevo 15 anni quando i TT si sciolsero (non
sapete per cosa sta TT? Ma campate ancora?), ed ero a S.Siro lo scorso luglio
quando hanno fatto il concerto della vita e ho urlato il mio amore
adolescenziale a Jason e Howard, e ho cantato con tutta la mia anima Back for
good. Io la disprezzo perché mi fa proprio vomitare.
Witticism.
Or lack thereof. Quel misto di arguzia e intelligenza che gli inglesi sembrano
avere nel codice genetico e che probabilmente gli passano fin da piccoli col
porridge. Ecco. Qui è moscissimo. E la cosa mi fa incazzare, perché lo
sceneggiatore è il britannicissimo Richard Curtis, Cristo santo! L’uomo dietro
Mr. Bean. 4 matrimoni e un funerale. Bridget Jones. Richard, non eri ubriaco
mentre scrivevi?
I
vestiti. Non si può fare un chick flick senza infilarci almeno una mise degna
di nota. Una, non cento. Non voglio “il diavolo veste Prada”, ma manco “Ladri
di biciclette”.
124
minuti. 1-2-4 minuti per un plot che si potrebbe risolvere in 40. Rivoglio la
vita che ho perso mentre lo guardavo.
Il potenziale
sprecato del plot: la persona comune che incontra e corona il sogno d’amore col
vip. Richard. Noi bambine iniziamo a sognare di accoppiarci con i personaggi
famosi più o meno a 7 anni e 4 mesi. Io incontro Jude Law almeno una volta a
settimana, per dire (il fatto che incontri uno con quel cv amoroso, quando in
giro ci sono ottimi fighi e partner fedeli tipo Brad Pitt, la dice lunghissima
sulla mia totale e irrimediabile incapacità di giudizio quando si tratta di
uomini. Qualcuno mi salvi da me stessa). Dicevo, lo facciamo di continuo, e con
ricami di sceneggiatura che tu ti sogni. Per tutta la vita rimane uno dei 2
desideri fissi da chiedere a geni e fate turchine. Il secondo è cancellare il
grasso da ogni cellula del nostro corpo. Un po’ di sforzo in più, che diamine!
Però.
Siccome sono buona, aggiungo i 4 motivi per cui non fa totalmente schifo.
Rhys
Ifans che si guarda le chiappe allo specchio. Oh, mi fa ridere, sarò un animo
semplice.
Cavalli
e segugi. Probabilmente la migliore – se non unica – gag del film.
Hugh
Grant. È vero, fa come sempre l’imbranato, mentre lui secondo me rende meglio
come stronzo, quale è la sua vera natura, tipo in Bridget Jones. Ma io lo amo
dal 1994, prostitute o meno. E continuerò a farlo.
Londra.
Lo dice Cesare Cremonini, amiamo l’Inghilterra; lo dice il fatto che quando inizi
a farfugliare di voler vivere all’estero, il primo estero che nomini è sempre
lei. Non mi importa che dopo questo film
siano iniziati i pellegrinaggi a Portobello e le foto brutte delle sue casette
colorate (tossisce imbarazzata). Londra val bene tutto, anche 1000 brutti film.
Sí peró Ronan Keating era nei Boyzone, mica nei TT.
RispondiEliminaAppunto. Se devi usare una boy band, che sia la migliore di tutti i tempi :)
RispondiEliminaDai i Boyzone non erano poi così male! =)
RispondiEliminannsonounafashionblogger!
No, non erano male, soprattutto se paragonati a gruppi come gli Ultra :D
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