Frenemy:
sostantivo
femminile singolare, nasce dalla crasi tra Friend
ed Enemy e indica quel personaggio
ambiguo in cui ogni donna si imbatte nel corso della vita. Vita che la frenemy
tenta in ogni modo di trasformare in inferno, senza tuttavia perdere il suo
status di compagna di merende.
In
sintesi: una delle tante prove dell’irrazionalità femminile.
Chiaramente il preambolo è a beneficio esclusivo del lettore Uomo.
Che tuttavia, sono sicura, starà ancora lì a grattarsi in capo chiedendosi
“Ma…scusa…se una si dichiara tua amica e poi si comporta da figlia di buona
donna, perché non voltarle le spalle e amen, magari dopo una sana bottiglia
spaccata in testa?”. Menti semplici che non siete altro.
Per capirci qualcosa, vi invito a dare uno sguardo a capolavori
quali “Pretty Persuasion” e “Jawbreaker – Amiche cattive”.
Il fenomeno Frenemy è infatti stato ampiamente affrontato dalla
chick flick, e queste pellicole in particolare potranno illuminarvi su alcuni
fattori di base della faccenda.
1) Nell’80%
dei casi, la Frenemy è una ragazza molto, ma molto più bella di voi. Che
tuttavia, inspiegabilmente, nutre insicurezze e sentimenti di inferiorità nei
vostri confronti. E si, lo so, che quell’ “inspiegabilmente” denota una grande
leggerezza di spirito da parte mia, ma hey: non c’è nulla di più profondo
dell’essere superficiali, (come disse
Schopenhauer me lo sono appena inventato).
2) Andando a scavare, si scopre che
in realtà l’aspetto esteriore è l’unica cosa di cui la Frenemy può andar fiera:
sempre nell’80% dei casi, infatti, il soggetto in questione è un fail totale in
campo lavorativo/scolastico/e soprattutto sentimentale. Fenomeno anche noto
come Sindrome della Bella di Torriglia (si, quella che tutti vogliono, ma
nessuno piglia). Il che spiega come mai, di fronte all’altrui successo, la
stabilità emotiva della Frenemy crolla. Tentando di trascinare nel crollo anche
voi. Ma come mai la vita privata di una ragazza così bella si rivela un tale
fallimento?
3) Mettiamola così: se la
personalità della Frenemy fosse un colore, sarebbe il grigio topo del cielo
milanese. Coinvolta in una conversazione, la Frenemy tirerà fuori i suoi unici
cavalli di battaglia: la bellezza propria e la bruttezza altrui. Poi oh, è
tutta apparenza: dentro questa donna con un palo nel didietro naturalmente si
nasconde un Leopardi in hot pants, ma lei piuttosto che ammettere le proprie
insicurezze preferirà morire zitella divorata dai gatti.
4) Riassumendo: la Frenemy è una
donna che finge di essere molto peggio di com’è davvero, subendone conseguenze
negative senza tuttavia modificare il proprio comportamento. Ma facendo anzi di
tutto per farsi odiare finanche dalla sua migliore amica. Emisfero sinistro, è
stato bello conoscerti.
Pretty
Persuasion. Kimberly, a.k.a. la Frenemy passive-aggressive
C’è Kimberly e c’è Brittany. E già dai nomi
delle due protagoniste avrete intuito che ci troviamo nella patria degli
intellettuali: L.A.Le ragazze sono belle, sono ricche e sono molto
amiche. Finché Brittany, con nonchalance, ruba il ragazza dell’altra,
scatenando in Kimberly un ciclone Frenemy che travolgerà mezza scuola. E non
posso scendere nei dettagli, altrimenti vi rovino il montaggio alla Memento.Messa giù così sembra una trama del cazzo, me
ne rendo conto. Ma questo film è in realtà una black comedy di tutto rispetto,
più che un chick flick vero e proprio. Alla fine di tutto, ringrazierete Dio o
chi per lui per il semplice fatto di non essere (più) una liceale.
Jawbreaker - Amiche cattive. Courtney, a.k.a. la Frenemy despota
Courtney
Never send a rose unless dyed black as a warning. And if one is sent
to you, destroy it along with the sender. Emotionally of course. It's not like
we kill people...on purpose.
|
Guardando Rose
McGowan al giorno d’oggi, si sarebbe portati a pensare che il ruolo di Frenemy
spetti di diritto agli anni che passano. Ma vi posso assicurare che quando uscì
questo film – si parla del 1999 – Rose regnava come ape regina anche al di
fuori dello schermo. Bella, famosa e fidanzata con Marilyn Manson:
praticamente, l’idolo della me quindicenne. E nonostante i più tutti la
ricordino solo come la Peige di Streghe, in realtà Rose ci ha regalato anche
dei personaggi meno mainstream e più interessanti. Come la Courtney di Jawbreaker, appunto. Crudele e temutissima queen bee del liceo,
Courtney uccide accidentalmente la sua amica-rivale; scoperta poi dalla cozza
della scuola, baratta il suo silenzio con la propria amicizia e la popolarità
che ne deriva.
Memorabili gli
insegnamenti che Courtney dispensa alla povera sprovveduta che si mette nelle
sue mani:
We're not stupid. We eat.
And we eat well. We just don't eat in public.
We don't want
people judging us by what we eat.
Quindi, tirando le somme,
come difendersi dalla Frenemy in agguato accanto a noi?
È di nuovo il cinema a
insegnarcelo: avendo un ragazzo come lui
che dica a ragazze come lei
una robetta come questa
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