Mettiamola
così: se il genere horror stuprasse la chick flick; se questa violenza portasse
a una gravidanza; se la chick flick fumasse crack per l’intera gestazione, ciò
che alla fine vedrebbe la luce sarebbe “Jennifer’s body”. 102 minuti di
schizofrenico mash-up tra satanismo, doppie punte, corpi seviziati e jeans a
vita bassa. Il tutto firmato da Diablo Cody.
Ma
dimenticatevi il buonismo indie che grondava da ogni scena di “Juno”. I
teenager di “Jennifer’s body” soffrono e fanno soffrire, si odiano anche quando
si amano e soprattutto si ammazzano senza farsi tanti problemi. E poi al posto
della faccetta irritante di Ellen Page ci sono le tette di Megan Fox, vogliamo
mettere.
Insomma,
posso dirlo? Diciamolo: questo film è un piccolo capolavoro di ironia noir. Ma
vediamo perché.
1) Il
titolo, signori. Citazione musicale di alto livello, pressoché gratuita. Viene da
chiedersi se sia nato prima il titolo o la sceneggiatura, ma ci interessa? No.
E sul finale naturalmente arrivano le Hole. Avete mai assistito a una
carneficina sulle note di “Violet”? E’ un’esperienza catartica, vi assicuro.
2)
L’evento scatenante. Ovvero: dato un gruppetto di liceali di provincia, con
tutti i loro scazzi, invidie e gelosie, cosa interviene a distinguere questo
film da una qualsiasi puntata di Dawson’s Creek? Un sacrificio umano. Un
sacrificio umano a Satana. Un sacrificio umano a Satana, per mano di una band
indie in cerca di fama. E potremmo concludere qui. Memorabile la scena in cui
Adam Brody sprona alla violenza gli altri membri della band a suon di “Vuoi
restare uno sfigato in eterno, o vuoi diventare ricco e famoso come quelli dei
Maroon 5?”.
E
infatti li convince: Jennifer-Megan viene pugnalata a morte, salvo risorgere
subito dopo e insomma poi i dettagli scopriteli da soli.
3)
Potrei riassumere quest’ultimo punto in “La scena lesbo tra Megan Fox e Amanda Seyfried”, ma
sarebbe un po’ riduttivo. È proprio nel rapporto tra le due protagoniste che
questo film fa bella mostra di tutta la sua chick flicktudine. La bella e la
bruttina, amiche e rivali da sempre: naturalmente alla fine emergerà che è
proprio la bomba sexy la più fragile e infelice. E d’altra parte, vorrei
vedere: è lei che si becca il pugnale in petto, eh.
Per
finire, una postilla: fin qui abbiamo scherzato, ma c’è anche una motivazione
seria per guardare e riguardare questo film. E
probabilmente la troverete segnalata anche nel Mereghetti: Adam Brody in
versione rockstar maledetta è proprio un figo pazzesco.
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