"Human centipede":
forse il film dal titolo più auto-esplicativo di sempre. Escludendo capolavori
del calibro di "Snakes on a plane", ovviamente.
Non so voi, ma io ho
affrontato la visione di questa pellicola con un unico, enorme interrogativo:
"Ma che, lo farà davvero?". No, non avevo visto il trailer - a sua
volta, forse il trailer più spoiler di sempre.
Spoiler che qui vi agevolo
per comodità: si, si, c'è uno scienziato pazzo che crea proprio un millepiedi
umano. Oddio, a dire il vero la sua creatura di piedi ne ha solo sei, essendo
nata dall'unione per via chirurgica di tre poveri disgraziati. Ad ogni modo,
l'audace progetto fa comunque la sua disgustosa figura.
Ora che il fulcro del film
l'avete appurato, vediamo un po' come ci si arriva.
Se mi dessero un euro per ogni
horror iniziato con una gomma forata, ecco, ora sarei una punkabbestia ricca. La gomma
in questione stavolta è quella di due turiste americane in vacanza in Germania
- le classiche polle statunitensi che gli europei guardano con superiorità, e a
volte decidono di trasformare in trittico umano. Rimaste bloccate in mezzo al
nulla, le due sprovvedute decidono di inoltrarsi in un bosco per chiedere aiuto
laggiù, dove c'è quella casa illuminata. Suvvia: all'interno dell'unica casa
costruita in un bosco dimenticato da Dio ci sarà di sicuro una personcina a
modo.
Ah, indovinate: nel frattempo
s'è messo a piovere!
Per farla breve, le ragazze
bussano alla porta di un ex medico uscito completamente di senno. Entrano. E
non usciranno più.
Naturalmente, visto che siamo
in presenza di un film geniale - non l'avevo ancora detto? - questo decalogo di
luoghi comuni viene squadernato in piena consapevolezza. È una sorta di
occhiolino che Tom Six rivolge allo spettatore, una didascalia che recita
"Lo so che state pensando solo "Daje col bisturi!". Tranquilli:
mò sbrigo alla cazzo di cane 'sto incipit e iniziamo davvero". Tom Six è
olandese, ma nella mia testa parla romano.
E infatti, da qui in poi
accade che: le ragazze vengono sedate; al posto della cantina, l'ex medico
mangiakartoffen ha una stanza operatoria e le due si risvegliano là; scoprono
un terzo malcapitato, imprigionato a un lettino come loro. E il folle mette
subito in chiaro le cose, con grande onestà: "Oh, guardate che il
mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di unire gli esseri umani con un
bel taglia&cuci. Qui ci siete voi tre, quindi a voi tre tocca. Come
potete vedere dal progetto alle mie spalle, procederò con un'unione bocca-ano.
Ma tranquilli, mica vi faccio morire di fame: il primo della fila mangia e poi
le sue feci sfameranno via via voialtri. Contenti?".
Pensate ci sia ironia nelle
mie parole? Ricredetevi: ho citato con estrema fedeltà.
Apri qua, sutura lì, il
visionario chirurgo mette alla fine in piedi - o meglio, carponi - il suo
capolavoro. Dopo di che, il film è un susseguirsi di cancrene, agonie e
tentativi di fuga. Per quanto siano in grado di fuggire tre persone così combinate.
Il finale non ve lo spoilero,
perché merita. Preparatevi a ridere. Sempre che vi sia rimasta un po' di
energia dopo tutti i conati.
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